Le sue origini si fanno risalire ai Goti, cui si dovrebbe il nome arfoli, che veneravano Agata, protettrice delle donne che allattano. Arricchitasi nel XIII secolo di un piccolo chiostro, fu trasformata e ampliata a croce latina nel 1643 e modificata negli anni sessanta del Novecento. Conserva una lastra di arenaria dell’VIII – IX secolo, decorata a bassorilievo con motivi di nodi e intrecci e con uccelli stilizzati.
All’interno sono collocati gli affreschi staccati dal portico esterno con Storie di Sant’Agata ( XIV –XV secolo ); un altro affresco, attribuito a Raffaellino del Garbo, raffigura la Madonna in trono col Bambino, i Santi Antonio Abate e Sebastiano e il committente ( 1497 ); un altro è diviso in due scene di cui la superiore raffigura l’Annunciazione .