La Torre di Galatrona domina dall’alto della sua mole il paesaggio del Valdarno e il crinale dei Monti del Chianti. È quanto resta di uno dei più importanti castelli della Valdambra, disposto in posizione strategica rispetto alla sottostante vallata. Nei pressi di Mercatale transitava infatti un ramo della via consolare Cassia, che congiungeva Roma a Firenze. La cima del colle fu certamente sede di insediamenti più antichi; lo stesso nome Galatrona, anticamente Canastruna, sarebbe di derivazione etrusca, mentre alcuni resti di strutture murarie intorno all’edificio e ritrovamenti ceramici indicano la presenza di uno stanziamento tardoromano.
Per tutto il medioevo, e fino alla fine del XIII secolo, le vicende di Galatrona sono legate, come accade per tutta la Valdambra, alle contese fra Firenze e Arezzo prima, e fra Firenze e Siena poi. È solo nel 1335 che i fiorentini occuparono il castello di Galatrona. Dall’atto di sottomissione a Firenze risulta che esistevano, allora, due torri: oltre a quella attualmente visibile – la “nuova” – una “vecchia”, ora scomparsa.
Da documenti catastali dei primi anni del XV secolo risulta che il castello di Galatrona ospitava al suo interno un villaggio fortificato, composto da una ventina di piccole abitazioni, occupate quasi esclusivamente da contadini e piccoli proprietari.
Nel XVI secolo Galatrona, insieme a tutta la Valdambra, fu coinvolta nella lotta sostenuta dai Medici, alleati di Carlo V, contro Siena e il re di Francia; la vittoria degli imperiali decretò la fine della Repubblica Senese, che vide passare i propri territori sotto il dominio fiorentino. Da allora Galatrona dipese territorialmente da Bucine.
SCOPRIAMO LA TORRE
La torre di avvistamento, insieme alle tracce della porta di accesso, è tutto ciò che rimane del castello; chiamata “il torrione”, è situata all’estremità di un lungo sperone roccioso digradante da Monteluco del Chianti, all’interno di un’area archeologica con resti di mura di cinta bizantine e abitazioni medioevali.
L’edificio, che è stato oggetto di restauro e riqualificazione ambientale, è aperto al pubblico dal 2007 e ospita al suo interno un percorso tematico multimediale sulla storia di Galatrona e del suo castello.
DA NON PERDERE
L’escursione a piedi e il bellissimo panorama che è possibile osservare dalla cima della Torre. La base di partenza per la visita è Mercatale Valdarno, raggiungibile tramite un interessante breve percorso, in parte pedonale, che tocca la Pieve di Galatrona, chiesa romanica con un prezioso fonte battesimale di Giovanni della Robbia, la villa-fattoria di Petrolo, nota azienda vinicola, e l’area naturalistica con boschi e vigneti delle pendici del colle di Galatrona. La torre è inserita nella Carta dei Sentieri fra l’Arno e la Chiana, redatta a cura della Provincia di Arezzo e del C.A.I.
APERTURA
da Aprile a tutto Ottobre
tutti i sabato pomeriggio dalle 15,00 alle 19,00
tutte le domeniche dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00
tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
tutti i festivi infrasettimanali dalle 15,00 alle 19,00
Info : Gruppo “Amici del Torrione” tel. 055/9707336 – cell. 333/3768631
Responsabile: sig. Giuseppe Amilcarelli giuseppe.amilcarelli@gmail.com