Il castagno Miraglia è un albero monumentale situato nei pressi di Camaldoli, all’interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, così chiamato in onore della signora Elena, moglie del commendatore Nicola Miraglia, che alla fine dell’Ottocento fu direttore generale del Ministero dell’Agricoltura. Imponenti sono le sue dimensioni visto che la sua altezza supera i 20 m e il diametro alla base è di oltre 4,2m. Non ben identificabile è invece l’età poiché l’analisi del diametro e dell’altezza della pianta stabilirebbe 500 anni, tuttavia oltre un secolo fa il Registro storico della foresta attribuiva alla pianta circa 200 anni, quindi ad oggi sarebbero complessivamente 300.
La pianta è ora circondata da una fitta rete e da una staccionata in legno per difenderla dai numerosi turisti e dagli animali selvatici che potrebbero indebolire il suo stato già molto deteriorato dal tempo e dagli attacchi di funghi. Il castagno presenta un’apertura longitudinale di circa 10 m e profonda 1,5 m nella parte bassa, così grande da ospitare al suo interno, negli anni passati, un tavolo (poi tolto in seguito alla costruzione della staccionata). Nonostante tutto la pianta è ancora viva e riesce a veicolare verso la cima le sostanze nutritive necessarie al proprio sostentamento. Un’escursione di poco più di due chilometri, compreso ritorno, con meno di cento metri di dislivello tra partenza da Camaldoli e arrivo al Castagno Miraglia, ma caratterizzata da una piacevole alternanza di saliscendi e tratti pianeggianti. Il percorso è quindi adatto anche a chi non è particolarmente allenato alle camminate. Il tratto più impegnativo sono i primi trecentocinquanta metri circa in costante salita. Il ritorno, da Castagno Miraglia al Monastero di Camaldoli, è praticamente tutto in discesa.