L’origine di Badia Prataglia è da farsi risalire all’anno 986, anno di fondazione dell’Abbazia di S. Maria e S. Benedetto di Prataglia ad opera di alcuni monaci benedettini provenienti da Montecassino, sotto la potestà del Vescovo di Arezzo, Elemperto, del quale fu possesso personale. I monaci benedettini trovarono nella regione sottostante il Monte Acuto o Monte Cucco (m. 1332), ricoperta di prati – da cui Pratalia – una località solitaria ma fertile, ricca di acque, adatta al sostentamento della comunità monastica. Dalla carta di fondazione dell’Abbazia sappiamo che buona parte del territorio appartenuto ai monaci era coperto da alta vegetazione.>>
Badia Prataglia, stazione climatica immersa nel verde rigoglioso dell’omonima foresta, da sempre rappresenta uno dei centri turistici più prestigiosi ed attrezzati del Casentino. La vocazione turistica del paese, già presente dalla fine del 1800, si è gradualmente evoluta e strutturata alle aspettative di una moderna domanda di servizi turistici, instaurando al contempo un rapporto con la foresta circostante che ha sempre visto prevalere le esigenze di tutela e valorizzazione della natura.