Dal punto di vista storico Cetica, come tutto l’alto Casentino, fu nel periodo medievale luogo sotto la signoria dei Guidi. Qui era anche un castello, chiamato di Sant’Angelo, appartenente a questa nobile casata e posto dove oggi si trova la Chiesa di Santa Maria. Un punto dominante sulla valle del Solano, da Pagliericcio al crinale del Pratomagno. E’ importante notare che a Cetica vi sono una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo e il Ponte di Sant’Angelo (che è l’abbreviazione dello stesso santo), inoltre vi era il Castello di Sant’Angelo. Questa è la testimonianza più che evidente che il territorio ebbe l’influsso longobardo e qui questo popolo nordeuropeo avrà certamente avuto qualche insediamento. Ritornando al medioevo la zona ebbe in questo periodo, e anche successivamente, un’influenza vallombrosana. Le chiese di San Pancrazio e San Michele hanno infatti un’origine monastica di questo ordine che nei secoli era andato espandendo il suo dominio spirituale e politico a tutto il Pratomagno.
Cetica nota da sempre per i suoi prodotti. Un’agricoltura collinare montana che ha nelle castagne, le mele e le patate i suoi punti di forza. In particolar modo la patata rossa, riscoperta negli ultimi anni, è divenuta fiore all’occhiello di questo luogo>>>>