
Il più antico di tutti è l’Olivone di Montebenichi denominato dal CNR “Olivone A”, un germoplasma sconosciuto, quindi unico al mondo, ed affettuosamente chiamato “Noccolo” dal proprietario del terreno il
quale racconta di “andare a fargli visita” molto spesso.
Prima della gelata del 1985 l’albero era qualcosa di immenso: nel 1984 aveva prodotto 260kg di olive, per
coglierle tutte occerreva fare “16 scalate” ovvero spostare la scala 16 volte. Oggi sono rimaste solo due
delle sue originarie ceppate ma palesano la sua età più che millenaria. Per “fargli visita”: lasciato il palaz-
zo di Goro sulla sinistra proseguire tutto dritto in direzione di un ciuffo di alti cipressi, svoltare a destra, la
strada passa fra due case e si inoltra nelle campagna.
Tenendosi sulla sinistra si passa fra due capanne: andare avanti.
Il terreno è terrazzato, prendere il 2° gradone a sinistra.
Fondamentale è individuare un alto albero secco: l’olivone è in fondo al
campo, in basso, proprio davanti all’albero secco.
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