Monastero di Camaldoli

 

Sorge a 818 metri sul livello del mare ed è situato presso le rive di uno dei rami del fiume Archiano, citato da Dante Alighieri (Purgatorio, canto quinto, versetto 94). Il complesso architettonico è composto dall’antico ospizio o foresteria, dalla chiesa e dal monastero. Venne edificato a partire dal 1046, quando nei pressi della chiesa i monaci costruirono un piccolo ospedale. I lavori di edificazione dell’attuale monastero iniziarono nel XVI secolo e videro l’ingrandimento del chiostro sul lato nord della chiesa e sul lato ovest dell’ospedale che venne inglobato. I lavori erano conclusi nel 1611. Camaldoli era conosciuta anche col nome di Fontebuona per la qualità e la ricchezza delle acque che vennero celebrate dalla fontana monumentale che Ambrogio Traversari fece costruire di fronte all’ingresso del monastero.

Non molto lontano dal monastero è collocato un laghetto di origine artificiale ma che ormai si è naturalizzato da tempo: il Laghetto Traversari. Vi è l’antica farmacia o laboratorio galenico, in cui i monaci lavoravano spezie e piante medicinali per curare i malati dell’antico “ospitale”. L’attuale farmacia, con i pregiati mobili in noce, risale al 1543. Nella chiesa in stile barocco si trovano opere del Vasari.

Divenne nel Rinascimento un importante centro culturale e dopo il 1520 si attivò al proprio interno anche una tipografia.