Dopo aver dato un primo sguardo di insieme all’opera di masaccio, osserviamo subito alcuni particolari:
– Le assi del pavimento verde che convergono in prospettiva verso il centro.
– Il trono di pietra serena su cui siede la Madonna e che vediamo incurvarsi in profondità e proiettarsi in avanti sulle ante laterali, occupando uno spazio reale.
– I comparti laterali sui quali spicca la naturalezza prospettica dei pastorali e dei libri, sorretti da mani che altrettanto naturalmente tengono, afferrano, stringono.
– I panneggi dei mantelli che si drappeggiano con risalto chiaroscurale senza decorativismi superflui.
Tutti questi segni contengono la grande innovazione di Masaccio: sono dipinti con la consapevolezza di farli fedeli al vero e di assoggettarli alle regole della realtà. Per la prima volta Masaccio concretizza il concetto classico secondo il quale l’arte deve essere imitazione della natura e rende visivamente esplicita la teoria che rappresenta il manifesto programmatico dell’arte rinascimentale. Soffermiamoci ora sui contenuti iconografici del Trittico.